COME AFFRONTARLA IN PALESTRA

Oggi si assiste ad una rivalutazione del periodo della terza età da parte delle figure impegnate a promuovere il fitness e il benessere delle persone, nel segno dell’invecchiamento attivo.

L’osteoporosi possiamo definirla come “perdita di consistenza del tessuto osseo”.
Il tessuto viene distrutto da osteoclasti e costruito da osteoblasti: la presenza di osteoporosi vede un’alta prevalenza di osteoclasti.
L’osteoporosi colpisco maggiormente le donne e tende a comparire in combinazione con la menopausa a causa della diminuzione di produzione di ormoni estrogeni da parte dell’organismo.
Questa malattia vede uno sconvolgimento del tessuto dello scheletro: insorge una perdita di massa rispetto al volume, l’osso rimane invariato nella forma ma pesa meno a causa di perdita di materia interna.
La prima conseguenza del soggetto osteoporotico riguarda l’alterazione delle curve fisiologiche del rachide con modificazione del tono dei muscoli posturali. Frequentemente presentano stati dolorosi a carico di L4-L5 e L5-S1.

MUOVERSI FA BENE

Fare attività fisica aiuta i soggetti colpiti da osteoporosi.
Il livello di fitness può essere inizialmente paragonato a 45’ al giorno di camminata, ma in seguito l’intensità deve aumentare se non si vuole che cessi l’effetto osteogenico positivo (abilità di sintetizzare nuovo tessuto osseo attraverso cellule ossee vive). Anche l’attività con i pesi, soprattutto quella che mira all’incremento della forza, ha effetti positivi sulla conservazione e incremento della massa ossea.
E’ quindi utile non allenare solo le componenti “rosse” con carichi leggeri e alto numero di ripetizioni ma bisogna inserire lavori anche con carichi pesanti.

 

Consigli generali:
Potenziare i muscoli posturali
Aumentare la mobilità articolare
Lavorare sulla propriocettività: diminuisce la possibilità di cadute e quindi di fratture
Esercizi base e movimenti semplici: poche macchine per lavoro isotonico
Aumentare progressivamente il carico
Camminare all’aperto su diverse superfici
Se l’attività fisica viene sospesa, dopo poco tempo cessa l’effetto osteogenico.